SARA CIOCCA
SCRITTO E DIRETTO DA ALESSIA GATTI
soggetto / synopsis
Caroline, una bambina di otto anni di New York, passa qualche giorno a casa della nonna materna immersa tra le colline marchigiane.
La nonna, da poco vedova, felice di non essere sola e di avere finalmente un ospite in casa, riempie le stanze di parole, ricordi e racconti della sua infanzia e del tempo di guerra.
Mentre la nonna dorme, Caroline esce di nascosto ed entra nella vecchia “officina” del nonno, dove trova tutto intatto come lui lo ha lasciato. Tra attività quotidiane di campagna e l’arrivo di una vicina di casa, Caroline rimane totalmente affascinata da questo mondo a lei così sconosciuto tanto quanto familiare.
Quando Chiara, in Italia per un lavoro, viene a riprendere la figlia Caroline, capiremo che in realtà la bimba non si chiama “Carolina”, come ripetutamente viene chiamata dalla nonna, ma che il suo nome è “Caroline” e a malapena parla italiano.
In seguito a un lungo abbraccio tra nonna e nipote, mamma e figlia ripartono verso New York.
FAUSTA ASCOLI
CRISTINA cirilli
una produzione K+
prodotto da VALENTINA ZANELLA
scritto e diretto da ALESSIA GATTI con SARA CIOCCA e FAUSTA ASCOLI
direttore della fotografia MASSIMO MOSCHIN musiche KAI ENGEL
scenografia PAOLO CIAVAGLIA costumi ALESSIA GATTI
fonico di presa diretta MICHELE CONTI
Caroline, an eight years old little girl from New York, spends few days at her grandmother’s house immersed in the countryside of Italy, called Marche.
The grandmother, recently widowed, happy not to be alone, fills the rooms with words, memories and stories from her childhood.
One night while the grandmother sleeps, Caroline sneaks into the old "Officina", her grandfather's workshop, here she finds everything as he left it.
Among different rural daily activities, and the visit of a neighbor, Caroline is completely fascinated by this world so different and far from her reality but yet familiar.
When Caroline's mother, in Italy for a job, comes to her pick up, we will understand that in fact the little girl's name is not ”Carolina”, as always called by the grandmother, but “Caroline”, and that she barely speaks Italian.
After a long hug between grandmother and granddaughter, Caroline and her mom leave for the airport.